ISC RITA LEVI MONTALCINI
- Reti scolastiche: Indire / Avanguardie educative, Scuole Montessori, Scuole Senza Zaino
- Tipologia: Statale
- Ordine e grado: Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria, Secondarie di I grado
Contatti
Indire / Avanguardie educative
Descrizione dell'idea
Avanguardie educative è un progetto di ricerca-azione nato dall’iniziativa autonoma di INDIRE (l’Istituto di ricerca del MIUR, che fin dall’anno della sua nascita – il 1925 – ha indagato e sostenuto le esperienze educative più avanzate nel territorio nazionale) con l’obiettivo di investigare le possibili strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana, tenendo particolarmente conto dei fattori abilitanti e di quelli che ne ostacolano la diffusione.
Il Movimento è frutto di un’azione congiunta di INDIRE e di 22 scuole fondatrici che hanno sottoscritto un Manifesto programmatico per l’Innovazione costituito da 7 macrotemi, gli «orizzonti di riferimento»:
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola;
2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare;
3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento;
4. Riorganizzare il tempo del fare scuola;
5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza;
6. Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ecc.);
7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
Il Movimento è quindi aperto alla partecipazione di quelle scuole che sanno individuare l’innovazione, connotarla e declinarla affinché sia praticabile, sostenibile e trasferibile ad altre realtà che ne abbiano i presupposti; che considerano le ICT uno strumento per superare le inerzialità e le limitazioni spazio-temporali dei ‘tradizionali’ momenti educativi.
Descrizione del metodo
Didattica, Spazio e Tempo sono le 3 coordinate – strettamente interconnesse – che individuano il contesto di riferimento per i processi di innovazione innescati dalle Idee. La Didattica coordinata è il motore delle scelte che vanno a impattare su Tempo e Spazio: il punto di partenza per avviare un cambiamento che da un lato superi le rigidità del calendario scolastico, l’orario delle lezioni e la parcellizzazione delle discipline (coordinata Tempo) e dall’altro superi i limiti strutturali di un’aula con i banchi allineati e gli arredi fissi, in netto contrasto con la dinamicità dei processi cognitivi e relazionali ai quali anche le ICT concorrono (coordinata Spazio).
Ciascuna Idea può contare su Linee guida utili, presenti sul sito web delle Avanguardie Educative
(https://innovazione.indire.it/avanguardieeducative/le-idee), per la relativa implementazione a scuola; sono frutto del lavoro di ricerca-azione di INDIRE con il supporto delle scuole capofila che hanno messo in pratica quella specifica esperienza innovativa. Le Linee guida contengono indicazioni utili per i docenti che desiderano sperimentare l’Idea nelle attività scolastiche; mettono in luce aspetti positivi ed eventuali criticità che è possibile incontrare durante il percorso, consigli per la loro risoluzione sulla base delle esperienze vissute e una puntuale descrizione dei processi organizzativi, didattici e gestionali. Le Linee guida costituiscono una base di partenza per l’impostazione di metodologie d’innovazione che vanno nella direzione di una scuola che cambia a misura delle competenze proprie della società della conoscenza e delle modalità oggi utilizzate per insegnarle e apprenderle.
Storia della rete
Il Movimento delle Avanguardie Educative (costituito ufficialmente nel 2014) è frutto di un’azione congiunta dell’Ente INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e di 22 scuole fondatrici che – avendo già̀ sperimentato uno o più̀ proposte di innovazione (le cosiddette «Idee») ispirate dal Manifesto programmatico del Movimento e dai suoi 7 orizzonti di riferimento – sono poi divenute le prime 22 scuole capofila di Avanguardie educative.
Come entrare in rete
Per aderire alla rete, cliccare sul seguente link:
http://innovazione.indire.it/avanguardieeducative/adotta-idea
È anche possibile proporre un’esperienza di innovazione, il Dirigente scolastico deve compilare l’apposito modulo accedendo con il codice meccanografico della scuola e la password di Istituto fornita dal Ministero, descrivendo l’esperienza di innovazione che la sua scuola ha sviluppato e consolidato.
https://innovazione.indire.it/avanguardieeducative/
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Scuole Montessori
Descrizione dell'idea
La pedagogia montessoriana mira a sviluppare individualità libere, in grado di continuare ad imparare dalla vita. Nella scuola Montessori è l'ambiente preparato a consentire l’attività spontanea e quindi lo sviluppo attivo e costruttivo attraverso un processo di autoeducazione.
"A ogni bambino deve esser dato di sperimentare direttamente, di osservare, di mettersi in contatto con la realtà. Allora i voli della immaginazione s'inizieranno da un piano già elevato e l'intelligenza verrà posta sulle sue vie naturali di creazione."
(M. M., L'autoeducazione)
"L'umanità che si manifesta nei suoi splendori intellettuali nella tenera e gentile età infantile, come il sole si manifesta all'alba e il fiore al primo spuntar di petali, dovrebbe essere rispettata con religiosa venerazione: e se un atto educativo sarà efficace, potrà essere solo quello tendente ad aiutare il completo dispiegamento della vita."
(M. M., La scoperta del bambino)
Descrizione del metodo
L’uso ripetuto di appositi materiali (strutturati, autoeducativi e autocorrettivi) presenti nell'ambiente costituisce la componente più importante di una scuola Montessori per attuare l’autoeducazione, in quanto consentono il lavoro individuale, la concentrazione, i processi di astrazione e di generalizzazione, con i quali ogni bambino, senza l’intervento diretto dell’insegnante, elabora e costruisce la sua visione del mondo e della cultura. Quindi l’insegnante Montessori è (non un modello di comportamento o una fonte di ispirazione ma) un facilitatore che aiuta il bambino ad accedere a ciò che gli interessa. Il compito dell’educatore è quello di liberare il bambino da ciò che ostacola il disegno naturale del suo sviluppo. Gli strumenti necessari per poter attuare questo tipo di pedagogia sono quindi tre: ambiente preparato, materiali, insegnante che guida nell'utilizzo dei materiali.
Storia della rete
L’Opera Nazionale Montessori con sede a Roma è erede e titolare di una definita tradizione educativa e pedagogica di carattere scientifico e si configura quale organizzazione nazionale di ricerca e sperimentazione, di formazione e aggiornamento, di assistenza e consulenza, di promozione e diffusione con riferimento ai principi ideali, scientifici e metodologici montessoriani. Lo Stato italiano nel 1987 con la Legge n. 46 ha riconosciuto all'Opera il diritto-dovere di sostenere sotto il profilo metodologico tutte le scuole che adottano il metodo Montessori, sia pubbliche che private, mediante apposite convenzioni.
Maria Montessori, nota pedagogista italiana, ha donato al mondo due conquiste intellettuali e scientifiche, che sono il risultato della sua incessante esplorazione: la pace e l'educazione cosmica, due visioni che portano l'educazione e la pedagogia ad un livello di interpretazione della formazione umana, mai osato nel passato.
Maria ha osservato i bambini con attenzione scientifica per capire il funzionamento dei poteri della psiche umana.
La Casa dei Bambini, così verrà chiamato il luogo della sua sperimentazione educativa, attirerà educatori da tutto il mondo, è lì che la Montessori scopre le potenzialità del bambino nel suo sviluppo fino ad allora ignorate.
Come entrare in rete
Esistono due diversi tipi di applicazione del metodo: scuole Montessori e scuole d'ispirazione Montessoriana.
I rapporti con le scuole statali sono regolati dalla Convenzione che l’ONM stipula con il MIUR in virtù della quale presta Assistenza tecnico-metodologica alle scuole stesse attraverso suoi formatori.
I rapporti con le scuole private sono regolati da una Convenzione stipulata direttamente con le scuole stesse. (https://www.operanazionalemontessori.it/faq)
http://www.operanazionalemontessori.it
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Scuole Senza Zaino
Descrizione dell'idea
“Senza Zaino” rappresenta una modalità nuova di rapportarsi con la scuola dove l'alunno trova in aula tutto ciò che gli serve per l'attività quotidiana; dove l’aula è divisa in aree di lavoro, invece della cattedra frontale; dove ai voti si preferisce l’incoraggiamento personale.
Nelle scuole non si usa lo zaino: si tratta di un gesto reale, perché gli studenti hanno una cartellina leggera per i compiti a casa, mentre le aule vengono arredate con mobilio e materiali didattici avanzati; ma è anche un gesto simbolico in quanto le pratiche e le metodologie vengono innovate in relazione a tre valori:
La responsabilità
In Senza Zaino (SZ) gli studenti si assumono la responsabilità del proprio apprendimento. Il sapere non si trasmette passivamente, ma è frutto dell’azione responsabile del soggetto. Periodicamente si compila il proprio portfolio e ciascuno è consapevole degli obiettivi da raggiungere.
La comunità
La comunità ci dice che l’apprendimento avviene nella relazione. In una classe SZ possiamo vedere alunni che stanno esercitandosi in coppia o in piccoli gruppi. C’è poi un tempo in cui la classe si riunisce all’agorà: qui può accadere che l’insegnante tenga una conferenza o che si discuta di una ricerca o che si decida quali compiti fare.
L’ospitalità
Per capire l’ospitalità basta un’occhiata all’aula: non c’è la cattedra dinanzi alle file dei banchi, ma spazi divisi da mobilio. La struttura metodologica non standardizzata permette a ciascun alunna/o di essere riconosciuta/o nella propria originalità e diversità.
Descrizione del metodo
L'APPROCCIO GLOBALE AL CURRICOLO
Nella consapevolezza che si apprende più dall’ambiente, inteso anche come comunità, che dal singolo insegnante (Dewey, 1953), il contesto educativo è visto come un sistema complesso composto da una struttura materiale, l’hardware (spazi e architetture in genere, arredi, strumenti didattici, tecnologie), e da una struttura immateriale, il software (le relazioni, le competenze professionali dei docenti, ma anche quelle degli allievi, le Indicazioni nazionali e i piani formativi, i sistemi di valutazione, ecc.). Il collegamento reciproco di hardware e software, l’interconnessione di tempi, spazi, soggetti e oggetti, da cui scaturiscono le “azioni”, cioè le attività e le pratiche, diventano oggetto in Senza Zaino di ricerca cooperativa e continua progettazione.
Oggi le scuole Senza Zaino hanno l’ambizione di offrire un percorso educativo che sia all’altezza delle grandi sfide dell’umanità e della domanda di accompagnamento nella crescita delle bambine e dei bambini, dalle ragazze e dai ragazzi.
Storia della rete
Marco Orsi è l'ideatore del metodo (nel 2002 per conto di IRRE e poi di INDIRE).
I presupposti pedagogici del messaggio di una pedagogia dell’ospitalità, che aveva nell’abolizione dello zaino un riferimento pratico e simbolico, li troviamo argomentati per la prima volta nel testo di Marco Orsi del 2002 dal titolo Educare alla responsabilità nella globalizzazione, edito da EMI.
Il metodo si ispira ai classici della pedagogia e dell’educazione (da Pestalozzi a Rousseau, da Dewey a Freinet, da Cousinet a Don Milani, da Steiner a Montessori, considerando anche gli apporti di autori come Bruner, Vygotskij, Gardner e Sternberg) e al costruttivismo: utilizza l'Approccio Globale al Curricolo come metodo di lavoro che integra diversi approcci e ha presente la crescita della persona costituita da intelligenze, stili, interessi, bisogni, mente e cuore, ragione e emozioni.
Come entrare in rete
Per aderire alla rete, cliccare il seguente link:
https://www.scuolasenzazaino.org/come-aderire/
senzazaino.scuola.comunita@gmail.com
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